1. 3 anni 0 mesi e 13 giorni, 0 anni 1 mese 16 giorni dopo
    Chisonoioepercheodiotuttelecreaturedidioacominciaredaluibarraleiemenefacciounagrossacolpasebbenelorosembrinoricambiare, parte 3a

    AvatarBy The australian skin il 29 June 2014
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    Segue da #entry19442578

    Indovinate chi è tornato? Tornato di nuovo? No, non è Shady, ma io, potete lo stesso dirlo ad un amico, se volete.

    Vi ho raccontato di Jessica, la prima ragazza con la quale sia riuscito ad andare in bianco, principalmente perché mi hanno detto che è troppo divertente parlare di queste storie, e mi ritengo sempre appagato quando qualcuno ride per qualcosa che dico o scrivo. Il problema sulla Terra di più difficile soluzione è la mancanza di senso dell'umorismo.

    La seconda volta in cui ho avuto una simile occasione di fare un epic fail è stata con Zoe. Non ho idea di come faccia a ricordare il suo nome ad anni di distanza. Zoe non era bellissima, nel senso che aveva una faccia 4 stagioni e qualche chiletto di troppo, ma erano due le cose che mi colpivano di lei; ed, a parte quelle, era davvero molto simpatica. Scusate le battute da maschio medio, ma sono un classico come blue-jeans e camicia, un dittongo che non passerà mai di moda. Partiamo dall'inizio.

    Dopo la minaccia che una classe come la nostra non l'avrebbe portata in gita nessuno, abbiamo trovato due prof in grado di portarci in gita scolastica a Berlino. Quando sono arrivato a Berlino Ovest ho notato che tra una casa e l'altra c'erano strade larghe venti metri, le porte erano alte da tre metri in su, le corsie del supermercato erano abbastanza grandi da dare un nuovo significato al termine parcheggio interno: in una parola, ero a casa. Se non doveste capire, spiego che io sono uguale a voi, solo molto più grande. In quinta elementare c'erano due cattedre in classe, una serviva per sedersi a me, che non entravo nel banco. E le ragazze locali! Quelle che ti sollevano sopra la testa quando le chiami piccola, quelle con delle gambe tanto lunghe che a metà ci hanno messo un autovelox! Ok, se io dovessi avere una relazione con un personaggio di Games of Thrones, sarebbe Brienne di Tarth, femminile come un autocarro, così i nostri figli sarebbero enormi; aggiungo che, una volta acquisita una degna discendenza, sarebbero passati abbastanza anni perché Arya Stark diventi in età da marito (12 anni, per gli standard dell'epoca), così che li possa allevare in modo che crescano in fretta e con i pugni duri, mentre io li abbandonerei con una chitarra vecchia ed un vuoto di Jack, chiamandoli prima tutti quanti Sue, in modo da ricevere un abbraccio di gruppo molto commovente anni dopo in una bettola del far west.

    Old Kinderhook, disgressioni a parte, il giorno dopo che un mio compagno di classe ha sfiorato il coma etilico, ed ora vive in inghilterra dove l'hip hop martella (questa era l'ultima), visitammo questo museo. Diedi di gomito a Sara e le dissi di guardare quella ragazza, che mi aveva colpito perché era un'artista, di quelli strambi: era pieno di opere d'arte (se mi chiedete quali non posso che rispondere con la risata finale di Mast...

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    Last Post by The australian skin il 29 June 2014
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  2. 3 anni 0 mesi e 10 giorni, 0 anni 1 mese 13 giorni dopo
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    AvatarBy The australian skin il 26 June 2014
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    Segue da #entry19431920

    Nelle puntate precedenti: Ross e Rachel si sono mollati, ma Joey ha scoperto di avere una cotta per Rachel, che dal proprio canto vorrebbe farselo perché invaghita del personaggio che interpreta in televisione, mentre Phoebe ha ripetuto più volte a Joey che andrebbe a letto con lui, ma è l'unico uomo a ribaltare la regola dell'amico. Intanto Chandler e Monica hanno alti e bassi, ma la loro relazione basata sulla paura di restare soli continua come il gorgo in un fiume.

    Stavo scrivendo delle mie scuole medie inferiori, il periodo peggiore della mia vita, quello del quale mi ha chiesto il terapeuta che ha preso in cura il mio terapeuta ha detto di non parlare più. La mia più grande debolezza era che piangevo. Piangevo per qualunque sciocchezza ed ogni volta che cominciavo, c'era lui, quel piccolo ragazzino identificabile con la figura di Hikari Shinji di Neon Genesis Evangelion, che mi sussurrava che tutti mi avrebbero preso in giro e nessuno mi avrebbe mai amato. Ho colpito una ragazza, ho cominciato a suonare l'ocarina pensando che fosse figo, ho dato un pugno in faccia ad un conpagno di classe, mi alzavo in piedi ogni mattina pensando a quanto fossi un essere orribile. Un evento mi ricordo molto bene: eravamo andati in un teatro, come gita scolastica; all'entrata avevano regalato dei piccoli panettoni, con in omaggio dei peluches. Io ero arrivato tra gli ultimi e non avevo ricevuto il giocattolo, ma non è che la cosa mi interessasse. Avevo due "amici" in tutto alle medie, che cominciarono a prendermi in giro per il fatto che loro avevano il giocattolo ed io no. La tirarono tanto per le lunghe che il piccolo Shinji interiore cominciò a schernirmi: "vedi? Pure quelli che chiami amici ti prendono in giro... tutti ti odiano e nessuno ti amerà mai!"... e finì a piangere pure quella volta. Erano dei ragazzini, si divertivano a vedere questo gigante che piange per un peluche, non posso dire che fossero delle persone orribili. Chi odiavo davvero era me stesso. Le medie furono un'agonia brutta da guardare e l'inferno in cui mi stavano per mandare mi sarebbe sembrato un paradiso, quando ebbero finito con me.

    In famiglia, i miei tutori, nonché nonni materni, non erano stati in grado di capire la situazione, non so se per mancanza di sensibilità da parte loro, avevano la loro età, poveretti, oppure a causa di un'istintiva omertà da parte mia, che continuavo a ripetere di essere caduto dalle scale, tanto che l'unico provvedimento che chiesero alla scuola fu di montare un ascensore.

    Furono tre anni tosti, di cui non ricordo molto, ma le cui cicatrici tirano e vanno tenute nascoste (come ti sei fatto quello? Niente, facendomi la barba...), che però mi hanno lasciato qualcosa di importante, uno dei miei motti più importanti: bisogna averci il buco del culo più largo dei propri stronzi, se non si v...

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    Last Post by The australian skin il 26 June 2014
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  3. 3 anni 0 mesi e 7 giorni, 0 anni 1 mese 10 giorni dopo
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    Autobiografia
    By The australian skin il 23 June 2014
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    Perché tenere un diario se nessuno lo leggerà mai? Così si chiedeva anche Anna Frank, probabilmente, non conoscendo ancora la potenza della rete che permette di rendere manifesti dubbi, paure, ansie e debolezze ad un mondo che non aspetta altro che trovarti nudo per chiederti di raccogliergli la saponetta. A discolpa della povera icona del genocidio, non spezzerò la lancia abusata de "internet non esisteva ancora", bensì la "se avesse pubblicato un blog online l'avrebbero trovata prima", con o senza vendetta della testa gigante.

    Non sono ebreo, nè nero, nè omosessuale, ma credo che nella vita tutti prima o poi potremmo essere perseguitati, cacciati o ricercati: in fondo, solo perché sei paranoico, non vuol dire che non stiano cercando te, come diceva Kurt; tuttavia avere un minimo di notorietà, qualcuno che legge ciò che scrivi, a cui puoi confidare tutto, ma proprio tutto quello che pensi, provi, immagini, sogni e che ti apprezzi nonostante questo (o magari ti compatisca malcelatamente) (sorsetto di vodka) può essere un buon passo verso la sanità mentale, così come inteso nel 21° secolo delle potenze sviluppate, ove la gente ruba portafogli minacciando "o la borsa o ti spoilero game of thrones".

    Già, la nostra generazione è ben diversa da quella degli Who. Ed è successo in un attimo, senza che me ne accorgessi. Un minuto ero lì a guardare la partita con gli amici, mi alzo per andare al gabinetto, il magico regno di Topolino, e quando torno la tv è spenta e guardano breaking bad in streaming. Vi ricordate quando la Vita, con la sua veste bianca ed un pushup che nascondeva a stento il seno cadente, è venuta da voi? Coraggio, succede più o meno al secondo anno di asilo, quando ancora credevate di essere più intelligenti degli altri bambini. Niente? Vabbé, io me lo ricordo.

    Faceva caldo ed io ero seduto in un angolo del cortile a guardare gli altri bambini giocare ai "power ranger", il che chiede un piccolo escursus: quando giocavamo ai power rangers, io, che ero un emarginato fin da piccolo per colpa dei miei genitori che mi hanno (praticamente) abbandonato, prima che cominciassi ad aggravare la situazione di mia sponte ingrassando e diventando il sosia realistico dell'uomo dei fumetti dei Simpson (ma con il pizzetto meno folto), potevo scegliere sempre per ultimo che power ranger fare. Così il rosso, il nero ed il blu, erano prenotati, nessuno poteva fare il bianco, per comune accordo, dato che era il più figo (cosa che in quello stesso periodo veniva ripresa da Tarantino con l'assunto "nessuno può fare mr.Black"), a me veniva proposto di fare il giallo, che però era una femmina (ed era cinese, come il nero era afroamericano, dannato ...

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    Last Post by The australian skin il 23 June 2014
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